Casi e Pubblicazioni
In questa sezione sono consultabili alcuni tra i casi più significativi e le pubblicazioni più importanti dello Studio Legale Li Causi - Torre.
ROMA - "Il sindacato Sfida (Sindacato famiglie italiane diverse abilità) ritiene opportuno interrompere il silenzio sul lavoro fin qui svolto per sostenere le difficoltà che le famiglie hanno vissuto grazie alle insensate scelte ed assurde chiusure al confronto che Ministero dell'Istruzione, Uffici Scolastici Regionali e Provinciali hanno imposto alle Amministrazioni scolastiche locali ed hanno lasciato al Sindacato, come unica via per garantire il diritto allo studio ai ragazzi con disabilità, il ricorso ai giudic". Con queste parole Dino Di Tullio, segretario generale, esprime rabbia e sconcerto in merito all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità in Italia.
In data 28 giugno, infatti, la Seconda Sezione del Tar di Catania, ha emesso la sentenza di merito accogliendo le richieste avanzate dal legale del Sindacato Sfida, Nuccia Torre, per il reintegro delle ore di sostegno scolastico ad un alunno con disabilità del messinese; purtroppo non tutti i casi che Sfida ha seguito però hanno avuto lo stesso iter processuale. Sempre la Seconda Sezione del Tar di Catania ha rigettato quattro ricorsi presentati, con procedura d'urgenza per il reintegro delle ore di sostegno, nel mese di ottobre 2010, emettendo delle ordinanze alquanto succinte e laconiche nelle quali veniva ignorata di fatto la tutela al diritto allo studio ulteriormente sancita e rafforzata dalla Sentenza n. 80 della Corte Costituzionale per salvaguardare esclusivamente l'interesse dell'erario statale.
"Tale diritto poi - scrive Di Tullio - è stato ripristinato solo nell'aprile, quando il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha accolto le istanze delle famiglie, sostenute sempre dall' Avvocato Nuccia Torre, dello Studio Legale Li Causi Torre, condannando l'Amministrazione anche al pagamento delle spese processuali. E' inconcepibile che le famiglie siano costrette a difendersi da figure istituzionali che per la loro natura giuridica dovrebbero essere promotrici e dispensatrici di quei diritti e beni indispensabili per la crescita e per facilitare l'inclusione nel mondo sociale di soggetti più deboli".
"Sfida, informando che ancora presso il Tar di Catania sono in attesa di essere definiti nel merito ben 21 ricorsi, con profonda amarezza, denuncia lo stato di abbandono in cui versano i ragazzi con disabilità e le loro famiglie ed inoltre manifesta la propria preoccupazione perché con la nuova manovra governativa la situazione già precaria delle famiglie possa aggravarsi ulteriormente".
Dino Di Tullio
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Il sindacato Sfida pronto alla battaglia…legale: «Anche i maggiorenni hanno diritto all’insegnante di sostegno»
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