Una donna, insieme al marito, lascia l’abitazione di una coppia amica di famiglia. Mentre scende le scale di un condominio poco illuminato, si distrae, parlando con il marito e cade rovinosamente per terra. Fortunatamente riesce a mettere in salvo il passeggino dove c’era il bambino.
La donna inizia una causa per ottenere il risarcimento danni dal Condominio che presenta appello ed il procedimento approda in Cassazione.
Quest’ultima, nel dispositivo della sentenza, evidenzia la condotta poco attenta della donna, alla quale viene negato il risarcimento.Se da un lato vi è il cattivo stato delle scale la cui manutenzione compete al condominio, dall’altro non può negarsi la condotta imprudente della donna che anziché prestare maggiore attenzione, si distrae e tale comportamento, paradossalmente, annulla la responsabilità del Condominio che così non deve pagare alcun risarcimento.
La condotta della mamma che si distrae invece di prestare maggiore attenzione e cade costituisce fatto interruttivo del nesso causale.
Questo in sintesi è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza n.18903 del 24 settembre 2015.