La musica è arte.
In gergo viene definita come l’arte di unire e combinare suoni diversi, servendosi di strumenti musicali. Parlando di musica viene facile associare tale termine alle canzoni. Comporre canzoni, anche se apparentemente sembra facile, con la stessa facilità si può andare incontro a cause legali. La musica italiana e quella internazionale sono state e lo sono tuttora, teatro di cause legali per plagi o presunti tali. Quando un autore fa passare come propria un’opera frutto del lavoro altrui siamo in presenza di plagio. In questo campo non è difficile trovare esempi. Chi non ricorda “My sweet lord” , prima canzone scritta da George Harrison, dopo lo scioglimento dei Beatles? Eppure questa canzone riprende “He’s so fine”, incisa diversi anni prima da un gruppo ai più sconosciuto, The Chiffons. Per non parlare di un pezzo famoso dei Beach Boys, “Surfin Usa”, ripreso da un antecedente Chuck Berry nella canzone “Sweet little sixteen”. Anche in Italia non mancano le rassomiglianze. Per esempio ascoltando “Don’t dream it’s over” dei Crowed House è possibile riscontrare delle rassomiglianze con “Alta marea” di Antonello Venditti. Per non parlare della pubblicità. Ricordate la pubblicità della coca cola ? La rassomiglianza con "Shakemaker" degli Oasis ci può anche stare..... e la lista è molto lunga.
Nel momento in cui un soggetto si appropria di elementi di un’opera a proprio vantaggio utilizzandoli per scrivere un’altra opera sotto il proprio nome, siamo in presenza di una contraffazione qualificata e aggrava, e si ha quello che viene definito “plagio”. Per la legge però si ha “plagio” nel momento in cui l’opera “copiata” in tutto o in parte, suscita in chi l’ascolta le medesime sensazioni che si prova ascoltando il pezzo originale. Altro particolare: le note musicali sono DO RE MI FA SOL LA SI e sono soltanto sette. Dal punto di vista della giurisprudenza, nel tema, regna una disperata incertezza addirittura sul numero di battute necessarie e sufficienti per definire un plagio. Il criterio generalmente utilizzato è quello del riconoscimento di un pezzo antecedente al brano “incriminato”. A questo punto il Giudice nomina un CTU che redigerà una perizia giurata, dopo l’ascolto del brano originale e l’eventuale plagio. Se vengono riconosciute le ragioni di chi presenta ricorso per il “plagio”, la controparte rischia il ritiro del pezzo dal mercato discografico con multe abbastanza salate. Non esistono comunque regole precise per identificare il plagio di una composizione musicale, ma è necessario valutare caso per caso.